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Prosek, paese si mobiliti contro nuova assurdità di Bruxelles. Preoccupati per ricadute occupazionali 

Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza 

“L’Italia, che da domani ospita il G20 dell’agricoltura per discutere con le principali potenze mondiali di sostenibilità ambientale e sociale, si ritrova a doversi difendere dalla decisione di Bruxelles di riconoscere il Prosek quale “menzione tradizionale” del vino croato. Una assurdità contro la quale tutto il paese è chiamato a mobilitarsi e contro la quale la Uila farà sentire forte la sua voce”.

Così Stefano Mantegazza, segretario generale Uila Uil, sul caso del Prosek croato scoppiato in questi giorni dopo l’annuncio del Commissario europeo all’Agricoltura Janus Wojciechowski.

“E’ del tutto evidente che l’indicazione Prosek possa indurre in errore il consumatore essendo del tutto simile alla Dop Prosecco e cioè alla indicazione di uno dei vini più venduti al mondo” prosegue Mantegazza. “La Corte di Giustizia della UE ha riconosciuto, in casi analoghi, che le Dop come il prosecco debbano essere tutelate contro qualsiasi imitazione, ma nel caso del Prosek sembra che qualcuno a Bruxelles si sia distratto”.

“Apprezziamo la ferma opposizione del Governo italiano e delle associazioni agricole e, al contempo, esprimiamo la nostra più forte preoccupazione per le ricadute occupazionali che si potrebbero verificare se i consumatori di tutto il mondo dovessero cadere in errore circa la natura, la qualità e la vera origine del prodotto” conclude il segretario generale Uila.

 

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