Dichiarazione del segretario nazionale Pietro Pellegrini
“Stiamo scherzando con il fuoco. Il governo continua a non capire che la partita della plastic e della sugar tax si gioca sul filo del rasoio e a farne le spese saranno solo le lavoratrici e i lavoratori. La notizia della volontà della Sibeg di Catania, di proprietà della famiglia Busi, che da oltre cinquant’anni produce, imbottiglia e distribuisce le bibite del marchio Coca Cola, di delocalizzare la produzione in Albania è solo il primo caso che conferma le nostre preoccupazioni: l’introduzione della tassa sulle bevande zuccherate porterà ad un graduale blocco degli investimenti delle aziende in Italia”.
Così Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila, interviene sulla discussione in corso in merito alla possibile delocalizzazione della azienda Sibeg di Catania.
“Interi territori, deboli da un punto di vista economico, basano la propria sopravvivenza sui siti produttivi di Coca Cola e non solo. La stessa Coca Cola HBC Italia, nei giorni scorsi, ha fatto sapere che sono già stati bloccati gli investimenti in tutti i siti produttivi e che, rimanendo invariata la situazione, entro giugno chiuderà uno stabilimento. La tassa sullo zucchero impatterà per circa 140 milioni di euro l’anno su un gigante come Coca Cola che prevede, tra l’altro, un calo dei volumi di vendita stimato intorno al 10% e un aumento del prezzo medio a scaffale fino a un massimo di circa il 20” prosegue Pellegrini.
“È necessario che il governo riveda queste due tasse al fine di renderle strumenti utili davvero a migliorare la salute e l’ambiente, e non meri orpelli, utili solo a fare cassa e che si abbattono come scuri sulle imprese italiane. Da parte nostra” conclude il segretario “siamo pronti a chiedere un tavolo istituzionale al Mise, per far valere anche in quella sede le nostre ragioni”.