Dichiarazione del segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza
“Con la morte di Pasquale Fusco, operaio agricolo di 55 anni, stroncato sotto al sole mentre raccoglieva meloni, lavorando in nero, in una serra nelle campagne di Giuliano, si chiude tragicamente un anno cominciato il 3 settembre del 2018 a Foggia, con le promesse del ministro Di Maio, e di tutto il governo, per una guerra senza quartiere al lavoro nero e al caporalato in agricoltura”.
Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza in merito alla morte del bracciante, avvenuta la scorsa settimana in Campania.
“Sono passati dodici mesi, caratterizzati solo da chiacchiere e riunioni interminabili e inconcludenti” continua Mantegazza “nel corso dei quali le uniche azioni positive intraprese sono state quelle di alcune istituzioni locali che, armate di buona volontà e con il sostegno del sindacato, hanno cercato di dare gambe alla legge 199. Ciò che è completamente mancata è stata invece l’azione del governo”.
“La tragica morte di Pasquale, padre di tre figli, deve essere quindi un monito per tutti ad agire in fretta e con maggiore determinazione per lottare contro questa piaga sociale” conclude Mantegazza che annuncia: “la Uila si impegnerà affinché con il prossimo governo si possa avviare una interlocuzione attiva su questi temi che consenta una applicazione piena della legge 199 e l’affidamento alle parti sociali, di intesa con le istituzioni, della gestione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.