Nuovi posti di lavoro, 30 esuberi in meno, ricollocamento professionale e isopensione. Sono alcune delle misure di salvataggio dell’occupazione del sito della Unilever di Sanguinetto contenute nell’accordo sindacale approvato, ieri (9 agosto, ndr) a larga maggioranza dai lavoratori e che sarà ufficializzato il 27 Agosto presso la Regione Veneto. L’ipotesi di accordo, firmata da sindacati e azienda, è stata votata da 134 partecipanti totali di cui 117 favorevoli, 16 astenuti e 1 contrario. Una larga maggioranza che con un plauso distensivo ha approvato l’intesa raggiunta con Unilever dopo lunghi mesi di manifestazioni, scioperi e trattative.
“È un accordo storico tra i primi in Italia per il risultato ottenuto e per gli accordi economici raggiunti” ha dichiarato Michal Del Pin della Segreteria Uila Verona e Trento. “Ancora una volta la Uila si è dimostrata una organizzazione forte e innovativa in grado di contrattare un piano di riorganizzazione aziendale che verrà utilizzato dalla stessa Unilever in tutta Europa per casi simili a quello di Sanguinetto”.
L’azienda ha confermato la volontà di investire e puntare sul sito produttivo di Sanguinetto introducendo una nuova linea di produzione del tubetto Calvè, per la quale sono previsti 15 nuovi posti di lavoro.
La procedura di licenziamento inizialmente attivata da Unilever ridurrà gli esuberi da 76 a 46 dipendenti. Si è inoltre convenuto di incentivare in primis l’esodo dei lavoratori più prossimi ai requisiti pensionistici mediante lo strumento dell’Isopensione destinato fino ad un bacino massimo di 36 lavoratori che matureranno la pensione entro i prossimi sette anni. Dei rimanenti 10 lavoratori, 2 sono part time che rimarranno in azienda, mentre gli 8 esuberi effettivi verranno trattati su base volontaria con politiche attive che prevedono una formazione dedicata di circa 160 ore, un possibile reinserimento nel mondo del lavoro in una delle aziende del territorio che hanno dato la disponibilità ad assorbire gli esuberi ed un incentivo economico importante. L’azienda, infatti, si impegnerà al ricollocamento dei lavoratori esodati in altre aziende del territorio veronese organizzando programmi di riqualificazione professione dedicati.
Per ridurre ulteriormente le ricadute sul piano sociale derivanti dalla riorganizzazione dello stabilimento è stato raggiunto un accordo sul riconoscimento economico garantito ai lavoratori che manifesteranno la volontà di non opporsi al licenziamento e accettare i percorsi formativi offerti.
“L’accordo raggiunto con l’azienda è un ottimo risultato sia perché salvaguarda la continuità produttiva del sito sia perché rappresenta un’ottima soluzione per i lavoratori che speriamo sia d’esempio per altre realtà aziendali” ha dichiarato Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila. “È stato fatto un grande lavoro sindacale che in pochi mesi dall’apertura della crisi ha portato al miglior risultato possibile per i lavoratori di Sanguinetto”.