Comunicati Uila Ufficio Stampa

Ccnl panificazione: risorse importanti per i panifici artigiani e industriali

Dichiarazione del segretario nazionale Uila Uil, Guido Majrone

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo, giunto dopo una trattativa lunga e intensa che ci ha permesso però di ottenere dei miglioramenti normativi e salariali molto significativi per le lavoratrici e i lavoratori”. Così il segretario nazionale della Uila-Uil Guido Majrone commenta la firma del rinnovo del Ccnl panificazione e affini che riguarda circa 80.000 addetti e che era scaduto il 31 dicembre 2022.

“Il risultato economico nel quadriennio 2023-2026 è di grande rilievo. Un incremento di183 euro per i panifici artigianali e 280 per quelli industriali sono, infatti, la miglior risposta alla perdita del potere di acquisto che gli addetti del settore hanno subito a causa della fiammata inflazionistica del biennio 2022-2023”.

“Abbiamo poi condiviso con le controparti molte nuove e moderne norme contrattuali sia per i dipendenti da panifici artigianali sia per quanto riguarda gli addetti dei panifici industriali. Per questi ultimi sono stati, inoltre, introdotti alcuni istituti tipici di altri contratti del comparto industriale”. “Per entrambi i tipi di panifici sono previsti: un sensibile miglioramento del capitolo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e del capitolo welfare contrattuale; la riscrittura, in senso più favorevole, per le maestranze del titolo IV del Ccnl relativo ai diritti sindacali; l’introduzione di maggiorazioni per il lavoro prestato in flessibilità, una più chiara e articolata definizione dell’orario di lavoro”.

“Per i soli panifici industriali abbiamo introdotto un capitolo che disciplina il riposo per i pasti prevedendo, per alcune tipologie di turnistica, mezz’ora di pausa retribuita oppure un’analoga indennità nel caso l’organizzazione dei turni non ne consenta l’effettuazione; inoltre abbiamo normato gli appalti e le terziarizzazioni e previsto una drastica riduzione della precarietà attraverso il dimezzamento della percentuale complessiva dei contratti a termine, in somministrazione e staff leasing che passa dal 50% al 25% dell’organico a tempo indeterminato”.

“Infine, a partire dal prossimo mese di settembre, due commissioni discuteranno gli articolati su classificazione e lavoro notturno, temi individuati dalle parti, sui quali intervenire per un ulteriore modernizzazione del settore”.

“Un contratto storico per il comparto con contenuti salariali e normativi che non sarebbe stato possibile realizzare senza un approccio positivo delle controparti che, insieme alle Organizzazioni sindacali, hanno voluto scommettere con forza sulla valorizzazione degli addetti, la cui professionalità e dedizione al lavoro meritava il salto di qualità che oggi abbiamo condiviso e raggiunto”.

 

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