Comunicati Uila

Dazi, tempi impazziti. Servono nervi saldi e visione strategica per valorizzare lavoro, imprese e sicurezza alimentare 

Dichiarazione della segretaria generale Uila Enrica Mammucari

“Stiamo vivendo tempi impazziti, tra rischi di guerre commerciali, sequestri ideologici e allarmismi, anche perché l’impatto dei dazi, secondo fonti autorevoli, può considerarsi gestibile se si avrà la capacità di mantenere i nervi saldi. Serve unità, coesione e visione da parte della UE per bilanciare in modo equo interessi e valori del lavoro e delle imprese, evitando escalation di prove muscolari già vissute in passato, anche per posizioni estreme ambientaliste e salutiste che hanno distrutto la produzione di filiere strategiche per il nostro paese: dalla pesca allo zucchero al tabacco.”

Così la segretaria generale Uila Enrica Mammucari interviene sul tema dazi nel corso del Vinitaly.

“Da sempre riteniamo il commercio internazionale uno strumento efficace per favorire relazioni stabili e abbassare la conflittualità tra i popoli; in gioco non c’è solo la capacità di esportare produzioni agricole di qualità, ma anche il comune interesse a promuovere un cibo buono, sostenibile e legale, nel rispetto di una reciprocità che tuteli i diritti dei lavoratori e la concorrenza leale tra imprese sul mercato. Una visione d’insieme indispensabile per assicurare al contempo una maggiore autonomia produttiva e una transizione socialmente giusta” prosegue la segretaria generale.

“Siamo qui al Vinitaly, anche per valorizzare e rafforzare il lavoro congiunto che Sindacato e sistema delle imprese quotidianamente svolgono a tutela dell’agricoltura, attraverso contrattazione e bilateralità e per ricordare ad istituzioni, politica e consumatori che dentro ad ogni buon bicchiere di vino c’è anche la saggezza, la professionalità e l’impegno quotidiano di decina di migliaia di lavoratori e lavoratrici. La filiera vitivinicola italiana è composta anche da queste competenze straordinarie ed essenziali che oltre ad assicurare vini che fanno bene alla salute, mettono in pratica attività che salvaguardano l’ambiente e il benessere dei nostri territori generando prosperità e sicurezza alimentare. È quindi più che mai necessaria la massima cautela nell’approccio a questo delicato momento per salvaguardare un patrimonio di ricchezza fatto di imprese e lavoratori”.

 

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