Comunicati Uila Ufficio Stampa

Sfruttamento, gravissimo episodio a Latina. Intervenire su emersione lavoro irregolare

Dichiarazione della segretaria generale Uila-Uil Enrica Mammucari e della segretaria nazionale responsabile della sicurezza Alice Mocci
“Esprimiamo rabbia e al tempo stesso vergogna per un fatto gravissimo che va oltre la mancanza di sicurezza sul lavoro, ma che calpesta la dignità umana. Al lavoratore agricolo rimasto prima coinvolto in un terribile incidente e poi trattato in modo indegno da sfruttatori senza pietà che non hanno nemmeno prestato i primi soccorsi, va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Non è più pensabile assistere a tali tragedie e per questo ribadiamo ancora una volta la necessità di combattere lo sfruttamento con azioni concrete che partano dal rafforzamento dei controlli nelle aziende”.
Lo dichiarano la segretaria generale della Uila – Uil Enrica Mammucari e la segretaria nazionale responsabile della sicurezza Alice Mocci, in merito alla vicenda riguardante il bracciante indiano che ha perso un braccio a Borgo Santa Maria in provincia di Latina.
“Siamo convinti che siano necessarie iniziative forti sul versante dell’emersione del lavoro irregolare, tra le principali cause degli incidenti e degli infortuni proprio perché le condizioni di salute dei lavoratori sono scarsamente tutelate o ignorate” affermano le segretarie. “Per quanto riguarda il lavoro sommerso il percorso è molto lungo, ma siamo certi che sia possibile individuare soluzioni adeguate: sono moltissimi i lavoratori irregolari vittime di sfruttamento che hanno ancora paura di collaborare con gli organi ispettivi, ma quando decidono di farlo devono essere tutelati e gli deve essere riconosciuta una protezione legale ed economica anche attraverso l’inserimento nei percorsi di emersione, pur previsti dalla normativa vigente ma praticamente non utilizzati. Come più volte abbiamo denunciato, i servizi ispettivi dell’Inps puntano a recuperare la mancata contribuzione da parte del datore di lavoro, ma non guardano alle conseguenze subìte dai lavoratori per quanto riguarda la retribuzione e la regolarizzazione contributiva. È necessario oggi più che mai intervenire su questi aspetti per far sì che tragedie come quelle di oggi non si verifichino più.”

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