Le Segreterie Nazionali di FAI, FLAI e UILA apprendono con forte disappunto l’avvio del trasferimento delle produzioni e il conseguente trasferimento collettivo dei lavoratori di IWB Italia S.p.a. (Italian Wine Brands) dalla sede di Diano D’Alba (Cuneo) a quella di Calmasino di Bardolino (Verona), nonché dell’avvio delle procedure di licenziamento collettivo degli addetti alle attività di teleselling di Giordano Vini. Tali procedure vedono coinvolte complessivamente 44 persone, che si ritroveranno senza occupazione, visto che il trasferimento da Cuneo a Verona sarà difficilmente realizzabile; in aggiunta alle conseguenze negative per i lavoratori e le lavoratrici ancora in forza a Giordano Vini nonché per tutto l’indotto.
Solo pochi mesi fa la procedura di acquisizione totale o parziale di diverse realtà vinicole presenti su tutto il territorio nazionale da parte di IWB Italia S.p.a. si era chiusa con un mancato accordo dettato sia da una non trasparenza degli assetti occupazionali che si sarebbero delineati, sia da una totale assenza di volontà da parte della società di assumere impegni nei confronti della forza lavoro e di reticenza rispetto al piano industriale della nuova realtà.
Nonostante nella fase di espletamento delle procedure, durate quasi due mesi, l’azienda non avesse mai manifestato criticità, già nei primi giorni dell’anno Fai, Flai e Uila avevano espresso sconcerto e preoccupazione che si concretizzano oggi nel peggiore dei modi a pochi mesi di distanza con un impatto sociale gravissimo sul territorio di Cuneo.
Le segreterie nazionali di FAI, FLAI e UILA, unitamente alle segreterie, alle rappresentanze sindacali di Cuneo e a quelle degli altri territori, valuteranno le più idonee azioni a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici di IWB Italia S.p.a. e Giordano Vini.