Sono stati siglati nei giorni scorsi, da sindacati e associazioni dell’industria alimentare, due importanti accordi rivolti alla formazione.
Il primo, prevede la collaborazione di Fai, Flai, Uila e le associazioni di imprese Unionfood e Assobirra con l’Università degli Studi dell’Insubria per implementare l’integrazione tra istruzione e lavoro nell’industria alimentare. Obiettivo principale, condividere programmi di studio, aggiornamento, scambio di informazioni teorico-pratiche finalizzate a promuovere la cultura della legalità e delle buone prassi nel mondo del lavoro. Tra le attività previste, anche l’attivazione di stages presso le aziende associate e lo sviluppo di tirocini curriculari, extracurriculari e di apprendistato. La convenzione avrà durata sei anni e potrà essere rinnovata.
“È per noi particolarmente significativo poter collaborare con importanti partner dell’industria alimentare e per questo ringrazio il collega Andrea Morone per essersi fatto parte attiva nel portare questo accordo alla firma col nostro Dipartimento, che punta all’innovazione e all’eccellenza in ogni campo. Si tratta di un nuovo stimolo a confrontarci con il mondo del lavoro e del Made in Italy agroalimentare, contribuendo alla formazione dei professionisti di questo settore in continua evoluzione”, commenta Barbara Pozzo, direttrice del Dipartimento di Diritto economia e culture dell’Università dell’Insubria.
Un secondo accordo, invece, che avrà durata due anni e potrà essere rinnovato, è stato siglato da Fai, Flai, Uila e le associazioni di imprese Unionfood e Assobirra con la Rete Fondazioni ITS Italia, l’associazione nazionale delle Fondazioni ITS italiane che erogano percorsi formativi di alta specializzazione tecnica post diploma. Obiettivo principale è quello di sviluppare attività congiunte finalizzate a percorsi di studio, aggiornamento professionale, stages e ricerca nell’industria alimentare.
Le parti esprimono forte soddisfazione. “Queste convenzioni – affermano i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza – rappresentano una prima realizzazione di quanto concordato in materia di formazione con l’importante rinnovo del contratto collettivo nazionale dell’industria alimentare, che tra i tanti aspetti innovativi introduce il diritto alla formazione per tutti i lavoratori e mira a implementare le competenze per innalzare la qualità del lavoro e la competitività del Made in Italy agroalimentare”.
L’articolo 3 del nuovo contratto nazionale, in particolare, prevede esplicitamente la possibilità di avviare specifici programmi sperimentali per sviluppare forme di collaborazione tra aziende, sindacati, Università e scuole di secondo grado, Istituti Tecnici Superiori, per rispondere alle esigenze di nuove professionalità delle aziende e creare opportunità di occupabilità dei giovani nel settore