“Esprimiamo soddisfazione per la sigla di quest’intesa che allinea i salari delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese non artigiane del settore alimentare che occupano fino a 15 dipendenti, a quelli dell’industria alimentare, il cui Ccnl è stato rinnovato il 31 luglio dello scorso anno. E’ una scelta di equità che in un periodo come questo, caratterizzato da molte difficoltà economiche a causa della pandemia, evita di creare lavoratori di serie A e di serie B”.
Lo dichiarano i segretari Fai, Flai, Uila Patrizio Giorni, Ivano Gualerzi, Guido Majrone che ieri hanno sottoscritto con Confartigianato Alimentazione, CNA Agroalimentare, Casartigiani e Claai, un importante accordo riguardante le imprese non artigiane del settore alimentare che occupano fino a 15 dipendenti, in cui si riconosce agli addetti un incremento salariale pari a 46,43€ a parametro 137 a titolo di anticipazione sui futuri aumenti contrattuali. L’incremento sarà corrisposto in due tranche: 25 euro a partire dal 01/02/2021 e 21,43 euro dal 1/04/2021.
“Pur riconoscendo alle associazioni artigiane”, continuano Giorni, Gualerzi e Majrone, “di aver dimostrato sensibilità politica e attenzione al tema, ancor più cruciale in tempi di pandemia e crisi economica, del dumping salariale, riteniamo che questo accordo, debba essere un buon viatico, a due anni dalla scadenza, per un rapido e complessivo rinnovo del Ccnl area alimentazione e panificazione in tutte le sue parti”.