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Pac. Fai, Flai e Uila chiedono incontro a Bellanova in vista prossime trattative

Auspichiamo di poter contare sul sostegno del Governo italiano per conseguire l’obiettivo di una PAC più sociale

Con una lettera inviata oggi alla Ministra per le Politiche agricole e forestali Bellanova e, per conoscenza, alla Ministra del Lavoro Catalfo, le Segreterie Generali di Fai, Flai e Uila, chiedono il sostegno del Governo italiano per l’obiettivo di una Pac più sociale. Nella lettera si chiede un incontro alla Ministra Bellanova in vista delle trattative del trilogo sulla PAC.

“Lo scorso 23 ottobre, la Plenaria del Parlamento Europeo ha definito la propria posizione sulle tre proposte legislative che determinano il futuro della Politica Agricola Comune (PAC). Gli europarlamentari hanno adottato una posizione netta a favore di una PAC più sociale che promuova e garantisca il rispetto dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori”. Così un passaggio della lettera firmata dai Segretari Generali di Fai, Flai e Uila, Rota, Mininni, Mantegazza.

“I pagamenti diretti dovranno essere subordinati al rispetto delle condizioni di lavoro e di occupazione applicabili. Questa – scrivono i sindacati – è una prima notizia positiva per milioni di lavoratori agricoli in Europa e per la stragrande maggioranza degli agricoltori, che rispettano i diritti dei lavoratori ma subiscono la concorrenza sleale di quelli che non lo fanno”.

“Una PAC veramente sostenibile – si legge ancora nella lettera – deve soddisfare ambiziosi obiettivi ambientali, ma deve anche sostenere il rispetto dei diritti dei lavoratori agricoli. Il voto sulla PAC al Parlamento europeo è solo un primo passo nella giusta direzione. Assume ora estrema rilevanza, il fatto che, tale sviluppo positivo, sia confermato anche nei negoziati del trilogo. Per conseguire questo obiettivo, sarà fondamentale il sostegno dei Ministri dell’Agricoltura”.

“Auspichiamo – concludono Rota, Mininni, Mantegazza – di poter contare sul sostegno del Governo italiano per conseguire l’obiettivo di una PAC più sociale”.

 

 

 

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