Dichiarazione del segretario generale Uila Uil Stefano Mantegazza
“La trattativa per il rinnovo del contratto dell’industria alimentare si è conclusa questa mattina all’alba, con buona pace di chi tardivamente chiede ora di proseguirla. Le parti, come ha dichiarato il dott. Ferrari, prima che Federalimentare abbandonasse il negoziato, avevano definito, con reciproca soddisfazione, tutti gli aspetti normativi e anche l’incremento dei mini i retributivi (84 euro) in piena coerenza con quanto previsto dal Patto della fabbrica. Unica distanza da colmare era l’importo di 13 euro relativo a una indennità da pagare ad aprile 2023”.
Lo dichiara il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza, rispondendo alle dichiarazioni rilasciate da Federalimentare in merito all’accordo di rinnovo sottoscritto da Fai, Flai e Uila con Unionfood, Assobirra e Ancit.
“Nonostante la manifesta disponibilità di Fai Flai e Uila a ricercare un punto di mediazione su tale importo, Federalimentare ha, però, preferito abbandonare il tavolo. Ci sono ignoti i motivi che hanno indotto Federalimentare, a rendersi indisponibile, per l’ennesima volta da quando è iniziato il negoziato nel settembre 2019, a concluderlo positivamente. Rispediamo, quindi, al mittente le argomentazioni espresse a mezzo stampa che parlano di violazione del Patto della fabbrica che, al contrario, è stato puntualmente applicato o, addirittura, di messa a rischio dei bilanci delle imprese. Tredici euro pagabili nel 2023 possono essere tanti o pochi” conclude il segretario Uila “ma per fortuna non pregiudicano la sostenibilità economica dell’intero comparto, come sorprendentemente sostiene il vice presidente di Federalimentare”.