Dopo tre giorni di attivi unitari Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil celebrano oggi il “CPL Day”: “Far ripartire le trattative”
“I nostri operai agricoli non si sono mai fermati, hanno garantito anche in pieno lockdown che il cibo arrivasse sulle tavole degli italiani, e lo hanno fatto con grandi sacrifici e rischi. Riconoscere il loro diritto al contratto provinciale, garante di legalità, sicurezza, giusta retribuzione, è il minimo che si possa fare in questo momento”.
Lo affermano in una nota Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, che dopo tre giorni di attivi unitari, realizzati in videoconferenza, hanno deciso di dedicare la giornata odierna ai Contratti Provinciali di Lavoro, con varie iniziative di sensibilizzazione su tutti i territori.
“Le parti sociali – spiegano i sindacati di categoria – sono chiamate ad assumersi responsabilità importanti davanti ad oltre un milione di lavoratrici e lavoratori. Rinnovare i contratti provinciali è fondamentale per rafforzare il sistema delle relazioni sindacali, per sviluppare un’agricoltura di qualità, che combatta illegalità, sfruttamento e appalti non genuini, in maniera da contrastare la concorrenza sleale nei confronti delle aziende rispettose delle norme, dei contratti e che investono sull’occupazione. Chiediamo dunque l’avvio ed il prosieguo delle negoziazioni contrattuali in tutte le province, per far crescere il welfare sussidiario e integrativo, nonché per valorizzare il ruolo degli enti bilaterali territoriali, sia per contrastare l’intermediazione illecita di manodopera e per trovare soluzioni all’interno delle sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualità, anche in tema di trasporti e alloggi per i braccianti, nonché per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, come indicato nella Legge n. 199 del 2016. È inoltre necessario tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso la designazione dei RSLT e valorizzare il lavoro dei braccianti e la loro crescita professionale attraverso lo strumento della formazione, come grande investimento per il bene dell’agricoltura italiana, senza trascurare il giusto incremento retributivo per tutte le lavoratrici e i lavoratori agricoli che sono da sempre, e non soltanto durante questo periodo di emergenza sanitaria, essenziali per il nostro Paese”.
“I contratti provinciali – concludono Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – sono indispensabili anche per valorizzare i territori e le loro singole specificità produttive. A maggior ragione è dunque necessario rinnovare i Cpl, nel solco del contratto collettivo nazionale, in quanto essi rappresentano un grande patrimonio comune storico, che nasce da lontano ma che, al tempo stesso, deve disegnare una visione per il futuro del lavoro agricolo”.