Dichiarazione del segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza
In merito alla firma, oggi, tra Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil e Unionfood, Assobirra e Ancit, associazioni aderenti a Federalimentare, di un accordo collettivo nazionale per il rinnovo del Ccnl industria alimentare, il segretario generale della Uila, Stefano Mantegazza dichiara:
“Oggi è un giorno importante per oltre la metà delle lavoratrici e dei lavoratori dell’industria alimentare: è infatti arrivato un primo riconoscimento concreto, a livello nazionale, per l’impegno da loro profuso in questi mesi segnati dall’emergenza Covid-19, a servizio delle aziende e dell’intero Paese.
L’accordo sottoscritto tra Fai, Flai, Uila e Ancit, Assobirra e Unionfood, infatti garantisce loro la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni per il 2020 e fissa al 14 maggio la data per proseguire concretamente il negoziato che porterà al rinnovo del Ccnl industria alimentare per il prossimo quadriennio. Un negoziato che sarà, tra l’altro, chiamato a confrontarsi non solo sui temi presenti nella Piattaforma sindacale ma dovrà occuparsi anche delle novità e delle urgenze, dal punto di vista dell’organizzazione e delle modalità di lavoro, imposte dalla crisi.
Abbiamo apprezzato il senso di responsabilità di queste Associazioni e delle imprese da esse rappresentate che hanno voluto tendere la mano ai propri lavoratori dando loro le giuste risposte in un momento difficile per il Paese.Auspichiamo che la scelta fatta da una parte importante dell’industria alimentare italiana, possa essere condivisa da tutti gli altri comparti che costituiscono Federalimentare. In quest’ottica, continueremo a lavorare, ad impegnarci e ad assumere tutte le iniziative, anche di lotta, necessarie a raggiungere questo obiettivo.
Siamo consapevoli che quello compiuto oggi è un passo inedito nella storia contrattuale del nostro settore. Ci siamo arrivati dopo 8 mesi di trattative altalenanti, con due interruzioni e diversi colpi di scena, purtroppo, sempre negativi per le lavoratrici e i lavoratori che rappresentiamo; alla fine, abbiamo dovuto scegliere e, come sempre, abbiamo deciso di tutelare le lavoratrici e i lavoratori”.