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Coronavirus, l’Enpaia riduce contributi alle aziende legate al made in Italy  

Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza

Il C.d.A. dell’Enpaia, Ente nazionale di previdenza e assistenza degli impiegati agricoli, ha deciso oggi un’altra importante misura economica a favore delle aziende e dei lavoratori: sono stati stanziati 10 milioni di euro da destinare a ridurre, del 50% per il 2020, la contribuzione all’Ente a favore di quelle aziende e dei loro dipendenti i cui prodotti Dop e Igp siano legati, per utilizzo di materie prime e per la loro trasformazione, al territorio italiano.

Ne dà notizia Stefano Mantegazza, segretario generale della Uila-Uil, sindacato che è tra le organizzazioni istitutive del primo ente bilaterale agricolo in Italia, al quale è affidata la gestione della previdenza e dell’assistenza per i dipendenti di oltre 8.000 aziende.

“È un’ulteriore misura, dopo la sospensione della contribuzione fino al 30 settembre 2020 e il bonus di 100 euro agli iscritti che hanno lavorato nel mese di marzo, che dimostra la sensibilità e l’attenzione che la Fondazione Enpaia rivolge al comparto agricolo italiano”.

“In particolare, sottolineiamo come questa importante boccata di ossigeno a favore di tante aziende che producono “made in Italy” sia rivolta anche a tutelare l’occupazione, infatti quasi il 20% delle risorse destinate alla decontribuzione serviranno a ridurre gli oneri a carico dei lavoratori dipendenti iscritti all’Enpaia”.

La delibera approvata oggi, sarà inviata ai ministeri vigilanti e alla Commissione Ue per ottenere l’autorizzazione prevista in tema di aiuti di stato.

 

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